
Santo Natale 2025

«Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, principe della pace.” (Isaia 9,5-6)
Pace: questo è più che un augurio, è il dono che sgorga dal cuore del nostro Dio per ognuno di noi. Nel Natale questo dono di pace diventa una persona viva, concreta, Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio.
Gesù è nato poco più di 2000 anni fa e noi ancora oggi ci prepariamo per festeggiare il Natale, facendo memoria di quell’avvenimento tanto speciale, partendo con largo anticipo. Ma insomma, non potremmo semplicemente festeggiare il compleanno di Gesù? E festeggiarlo quel giorno e basta; come facciamo per i nostri compleanni? E invece iniziamo quattro settimane prima a preparare questo giorno di festa. Perché? E ‘proprio necessario?
Perché la Chiesa ogni anno ci fa vivere l’Avvento come un tempo FORTE, un tempo di attesa?
Forse perché rischiamo che la nascita di Gesù, della sua incarnazione, del suo arrivo qui in mezzo a noi sia un fatto quasi scontato, al quale siamo ormai abituati e rischiamo di non stupirci più della grandezza di questo avvenimento, di questo mistero, di Dio che «ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna».
Quel Dio «che i cieli di cieli non possono contenere» decide di venire tra noi e di porre la sua tenda tra le nostre case, viene nella persona di Gesù.
Viene per dirci una volta ancora che Dio Padre ci ama, ama te, ama me, ci ama tutti, ci ama il punto che ha dato la sua vita per noi, perché noi potessimo godere della sua vita divina, già qui nella concretezza della nostra quotidianità.
Ecco allora che questo tempo opportuno di preparazione al Natale ci invita a non pensare solo a noi stessi, alle cose che ci piacciono, alle vacanze, ai regali …, ma soprattutto a preparare i nostri cuori, la nostra vita concreta ad accogliere Lui, a mettere da parte tante altre cose per fare posto a Lui che sta per arrivare, anzi che è già arrivato e continuamente arriva, passa nella nostra vita e forse noi non ce ne accorgiamo.
Cerchiamo allora di vivere i prossimi giorni per prepararci alla venuta di Gesù con la preghiera, l’aiuto reciproco, il perdono, la disponibilità, l’attenzione a chi è in qualsiasi situazione di bisogno, nel consolare chi soffre, è solo, …. Il nostro sguardo può certo farsi attento e le nostre mani premurose, se il nostro cuore si apre a Gesù che nascendo a Betlemme ha scelto per sé l’ultimo posto, che nessuno mai gli potrà togliere. Perché ciascuno di noi guardando a Lui possa consolarsi, possa prendere coraggio, possano riprendere il cammino della vita con speranza, con gratitudine, con amore e compassione verso chi incontra sulla sua stessa strada.
I doni di Dio compiono in noi cose grandi, impensate, che superano perfino i nostri desideri più profondi. Gesù è il più grande dono di Dio per noi. Dare spazio a Cristo nel nostro cuore diventa il primo passo per gustare la Bellezza, la grandezza e la ricchezza del Natale.
Andiamo perciò incontro con gioia al Signore Gesù che si fa Bambino, lasciamo che il nome il nostro cuore, la nostra vita ed Egli sarà la nostra pace.
Allora a ciascuno di cuore auguro Buon Natale, buona festa dell’incontro con il Dio-con-noi!
Fraternamente don Roberto
PROGRAMMA ATTIVITA’ Dicembre 2025 – sala Circoscrizione via della Predata, 11 (ex Circolo S. Martino)

SOS MYANMAR






